Ecobulenga

Tra cambiamenti climatici e sviluppo rurale sostenibile

Il progetto si è svolto in Sud Kivu, nella penisola di BuziBulenga (2013 – 2015).

Lo scenario di partenza vedeva una popolazione di circa 30.000 abitanti, la la cui maggioranza soffriva gravemente di fame. Ben il 50% della popolazione, infatti, non riusciva a garantirsi più di un pasto al giorno. Come se non bastasse, l’intera regione del Sud Kivu subiva le conseguenze dell’instabilità politica: la penisola era stata fortemente colpita dai conflitti che avevano rallentato il processo di sviluppo e aumentato la pressione demografica sul territorio per il notevole arrivo di sfollati dalle zone circostanti. Il terreno risentiva dunque di un’erosione importante, dovuta al disboscamento eccessivo per la produzione di legna da ardere e alla morfologia stessa del territorio caratterizzata da un’elevata pendenza. La fertilità del suolo si era ridotta drasticamente e i recenti cambiamenti climatici (piogge più forti e concentrate) ponevano ulteriori ostacoli alla popolazione, alla produzione agricola e alla gestione del territorio. A tutto ciò si accompagnava una vulnerabilità crescente che affliggeva le sorgenti d’acqua incapaci di soddisfare un crescente fabbisogno idrico.

 

Con il nostro progetto abbiamo favorito l’adattamento dell’agricoltura familiare ai cambiamenti climatici e abbiamo migliorato le condizioni di vita delle comunità rurali.

Ciò si è reso possibile grazie all’adeguamento delle tecniche agricole tradizionali ad una modalità più sostenibile che nel tempo ha favorito la fertilità del suolo. Nella fattispecie si è ovviato all’elevata pendenza ricavando terrazzamenti e canali in grado di limitare l’erosione dell’acqua. Si è inoltre insistito sulla formazione della comunità locale affinché imparasse a gestire le pratiche anti-erosione.

Per garantire un’adeguata disponibilità idrica, abbiamo riabilitato la sorgente di Kashoko e quella di Changwe, risitemato 2 bacini idrici e realizzato un acquedotto.

Infine, si è proceduto con il rinnovo di piante di caffè e alberi da frutto, con l’introduzione di leguminose ad alto fusto e con l’inserimento di una protezione di 50Ha.

Le attività Hanno garantito la redditività nel breve periodo delle aziende agricole e hanno assicurato anche il loro sviluppo sostenibile.