Interventi di Meri Calvelli

Cari soci, amici e sostenitori

durissimo il conflitto, ora in fase di tregua, e durissima sarà la fase ricostruzione di quella già fragile “normalità” di Gaza e di quel fragile equilibrio della Cisgiordania.
Ricostruzione che riguarderà palazzi e attività economiche e sociali, ma soprattutto riguarderà il recupero psicologico che, bambini in primis, sarà lungo e difficile.
Paure, disperazione, disturbi post traumatici, abuso di psicofarmaci, minano le prospettive di vita quotidiana per tutti.

Non riportiamo quanto tutti potete rilevare dagli organi d’informazione a vari livelli, ma vi riassumiamo i link dei molti interventi sul posto di Meri Calvelli, rappresentante di ACS, che ha vissuto i movimenti dalla Palestina ed è riuscita ad entrare oggi nella Striscia di Gaza con i convogli umanitari, dopo giorni al valico di Erez in cui giornalisti e operatori umanitari erano in attesa dell’accesso.

ACS è in coordinamento con il Consolato italiano e le ONG che sono operative in loco per portare notizie e soccorsi alla popolazione; siamo attivi con la rete AOI (associazione ONG Italiane) e con la Piattaforma Palestina e Medio Oriente sul piano di comunicazione/informazione/appelli alle istituzioni internazionali e raccolta fondi per l’emergenza.

Il Centro Green Hopes Gaza (finanziato da AICS, in collaborazione con CISS e con associazioni partner locali, vedi www.acs-italia.it/ghg) è stato costruito per bonificare e restituire alle comunità locali uno spazio pubblico, gestito da un comitato con vari rappresentanti della comunità, che già nell’ultimo anno aveva iniziato ad essere riferimento per le associazioni locali, di giovani, di bambini, di attività ricreative e di recupero psicosociale. Nei prossimi giorni la valutazione di quanto è stato danneggiato: i danni riportati sono fortunatamente limitato al campo da calcio e al parco, ma non all’edificio, mentre il trauma della comunità e lo sconvolgimento sono profondi. In continuità col senso profondo del progetto, in questo luogo di sicurezza ed incontro, in queste giornate di emergenza le associazioni locali stanno riflettendo sul come rimettere a disposizione Il Centro multifunzionale ed il parco per affrontare i nuovi problemi d’emergenza che la popolazione, specialmente i giovani stanno vivendo.
Il progetto GHG ha raggiunto una fase finale in cui le attività da terminare sono il montaggio del circo arrivato con il container lo scorso aprile, e il completamento delle rampe da skate, in collaborazione con volontari italiani (Gaza Freestyle, Associazione mutuo soccorso): valuteremo nei prossimi giorni come procedere affinché possano essere concluse e diventare un punto da cui ripartire per i giovani gazawi.

Dimostrazioni importanti in tutto il mondo a vari livelli, di solidarietà, di lotta per ristabilire una giustizia e di condanna alla violenza; importanti segni di cammino verso la convivenza e la pace da parte della società civile, anche nei territori occupati, che le istituzioni non possono ignorare.

condividiamo l’impegno di tanti Movimenti in Italia che si sono attivati con raccolte fondi ma anche e soprattutto per sensibilizzare e far conoscere la situazione, non solo del conflitto in atto ma della storia di quel territorio e della condizione del popolo palestinese. Abbiamo segnali sempre forti dai giovani e dalle associazioni locali che ringraziano gli italiani per la loro vicinanza e che ci incoraggiano a non lasciarli soli.

Alcuni interventi di Meri Calvelli (interviste e video):

https://www.alanews.it/cronaca/palestina-calvelli-acs-prime-vittime-bombardamenti-a-gaza-sono-bambini/

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2889941511256263&id=1700726506844442

https://www.youtube.com/watch?v=JwTg7ajI67k

https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=317466999790028&id=110179167334479