Quattro italiani lasciano Gaza: «Distrutti, pensiamo al disastro dietro di noi»
Sono il primo gruppo di italiani uscito da quell’inferno, nel pomeriggio hanno parlato con Meri Calvelli, cooperante dell’Acs (Associazione di cooperazione e solidarietà), loro amica da anni, con cui hanno condiviso mille progetti umanitari. Cento metri lunghissimi, dovuti all’attesa snervante di tutti i visti e le autorizzazioni necessarie dai vari governi: Egitto, Israele, Qatar. Fino a quando è arrivato il segnale e il convoglio dell’Onu si è messo in moto.